FONTE: https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/02/28/news/nuove_frontiere_delleducazione-18542235/
28 Febbraio 2025 alle 12:59
Il modello DigitalMenti trasforma il futuro basandosi su un’educazione orizzontale in cui i ragazzi non sono semplici destinatari della formazione, ma protagonisti attivi di un percorso che li coinvolge direttamente, dove la tecnologia è un mezzo per esprimersi
L’educazione non può più essere confinata tra le mura scolastiche. Per contrastare la dispersione scolastica, la povertà educativa e l’isolamento sociale serve un modello che vada oltre l’insegnamento tradizionale e costruisca una comunità educante capace di coinvolgere attivamente i giovani. DigitalMenti nasce con questo obiettivo: trasformare il territorio in un laboratorio di crescita collettiva, dove l’apprendimento diventa un’esperienza condivisa, accessibile e inclusiva. In un contesto in cui il 43% dei giovani ha avuto difficoltà con la didattica a distanza e il 66% degli italiani denuncia una carenza di competenze digitali fondamentali (dati Openpolis e Demopolis), DigitalMenti, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si propone di ripensare l’educazione come processo di comunità.
Il modello si basa su un’educazione orizzontale in cui i ragazzi non sono semplici destinatari della formazione, ma protagonisti attivi di un percorso che li coinvolge direttamente. Non si tratta solo di acquisire competenze, ma di sviluppare strumenti critici per interpretare e trasformare la realtà che li circonda. Il digitale diventa un mezzo per esprimersi, raccontarsi e costruire il futuro, attraverso laboratori di coding, robotica, modellazione 3D, fotografia, storytelling audiovisivo e arti digitali. L’obiettivo è superare il concetto di apprendimento passivo e creare spazi di condivisione e collaborazione, in cui ogni individuo possa scoprire e valorizzare le proprie capacità.
L’inclusione è il pilastro di questo modello. DigitalMenti abbatte barriere sociali, economiche e culturali, garantendo a tutti l’accesso a percorsi educativi di qualità. Giovani con disabilità, studenti provenienti da contesti svantaggiati, ragazzi con difficoltà di apprendimento trovano un ambiente in cui non sono definiti dalle loro fragilità, ma dalle loro potenzialità. Creare comunità significa anche fornire strumenti per rendere l’istruzione un diritto effettivo, non un privilegio riservato a pochi. Questo approccio permette di costruire una rete solida tra scuole, enti del terzo settore, istituzioni e imprese, rafforzando il legame tra educazione e sviluppo sociale.
Investire nei giovani significa investire nel futuro. Un sistema educativo che non si limita a trasferire nozioni, ma stimola la partecipazione attiva e il senso di appartenenza, può ridurre le disuguaglianze e offrire opportunità concrete. L’isolamento sociale e la frammentazione delle comunità impongono un cambio di prospettiva: DigitalMenti dimostra che è possibile costruire percorsi educativi che tengano insieme tecnologia, cultura e relazioni umane. L’apprendimento non è un fatto individuale, ma collettivo. La crescita di uno è il progresso di tutti. L’educazione non deve solo preparare al futuro, deve essere essa stessa il cambiamento.